Come sviluppare una cultura HR per sostenere la ripresa

Dalla voce di Florianne Formica un breve spaccato sull’evento del 3 febbraio scorso, quando Aidp Marche ha inaugurato il nuovo anno con un’iniziativa interregionale insieme ad Aidp Abruzzo e Molise con il webinar intitolato: “Risorse Umane: i bisogni delle PMI post-covid, Come sviluppare una cultura HR per sostenere la ripresa”. Un progetto nato con l’obiettivo di condividere best practices e nuove soluzioni per la ripresa. Un titolo che volge uno sguardo di speranza al periodo post -pandemico, anche se siamo ancora immersi nell’incertezza, per interrogarci sul valore di una Cultura HR per la Piccola e Media impresa, grande asset economico italiano e non solo.

Si è trattato di un webinar molto partecipato, moderato dal giornalista Filippo Di Nardo, dove AIDP ha coinvolto in un talk diverse “voci”: Imprenditori, HR Manager e Associazioni di Categoria, Osservatori.

Tra i saluti istituzionali la Presidente nazionale AIDP Isabella Covili Faggioli che ha portato un messaggio di speranza per la lunga strada che porterà la professione del HR Manager ad essere essenziale per le imprese, non solo per rispondere alle nuove esigenze dei dipendenti ma per far sì che la Persona venga posta davvero al centro.

Marzia Benelli, presidente Aidp Marche sottolinea il valore che la funzione HR può trasmettere alle aziende del nostro territorio, come driver per sostenere un cambiamento inevitabile e necessario soprattutto termini di rivisitazione delle competenze. Alfonso Orfanelli, presidente Abruzzo e Molise aggiunge che i nostri territori possono giovarsi di questa collaborazione, tra le sue parole: “siamo pronti per dare un contributo al Sistema Paese e far sì che le nostre piccole e medie imprese possano cogliere l’essenza di ciò che siamo e ciò che possiamo dare”.

Guardando alla necessità di ripensare le organizzazioni sentiamo anche la voce di Roberto Roccheggiani – Federmanager Ancona Pesaro e Urbino che ispira il suo intervento alla survey sviluppata nel 2019 da Federmanager in collaborazione con 4.Manager, progetto denominato HR Strategy, che ha avuto come Focus proprio l’evoluzione della figura HR.

Da questa analisi, dalle interviste e dai sondaggi, è apparsa un’evoluzione della figura dell’HR che potrebbe essere la risposta alla domanda che ci stiamo ponendo oggi: soddisfare i bisogni delle PMI e nel contempo sostenere con questa nuova figura la ripresa e la ripartenza post COVID. Dall’ “uomo delle paghe” che lentamente si è evoluto in un “operational HR” (l’uomo della gestione delle assunzioni, licenziamenti, contratto, dei rapporti con i sindacati etc.) oggi il ruolo dell’HR è una figura con ampie competenze contrattuali, di psicologia del lavoro, di sistemi organizzativi, etc. Domani saranno ancora più importanti competenze strategiche e la sua leadership dovrà essere sempre più trasversale e vicina al Business. Pensiamo ad alcune sfide dell’Industry 5.0: pensiero strategico, marketing, finanza, big data e analytics, organizzazione dello smartworking, gestione dei talenti, comunicazione interna, reputation etc.

Dalla survey emerge che attualmente sono pochi i Manager nelle PMI, ciò sta a significare che gli imprenditori spesso ricoprono ad interim tutti i ruoli apicali, anche la funzione dell’HR Manager.

Quale dunque il ruolo degli imprenditori nel Domani che è già Oggi?

La prima a risponderci è Silvia D’Alessandro, Imprenditrice ed Hr Manager di Gegel, azienda dinamica in crescita nel settore Food/Ho.re.ca che a fronte di tante criticità ha saputo sviluppare un modello organizzativo flessibile con al centro proprio le risorse umane. Grande attenzione a percorsi formativi, social corporate responsability, welfare aziendale, piani di compensation. Un approccio innovativo basato sulla condivisione di valori e di vision. Dichiara Silvia: “Abbiamo in mente la nostra crescita” il percorso è chiaro, c’è la fiducia tra l’imprenditore ed i collaboratori e questa nuova sensibilità ha portato la nostra azienda a creare ponti tra culture diverse ad a crescere.

L’intervento di Silvia ci consente di ripensare la leadership, il modo di fare management e rilevare l’importanza del prendersi cura dei dipendenti: oggi occorre guidarli nella trasformazione con una maturità nuova.

Della storia della sua Impresa e dei cambiamenti in atto ci parla anche Diego Mingarelli, CEO di Diasen e VP Nazionale di Piccola Industria. In 20 anni l’azienda ha saputo innovarsi e cambiare organizzazione. Da start up ad azienda con un business tutto sviluppato in Italia alla realtà dinamica a vocazione prevalentemente internazionale di oggi. Per la Diasen, impresa che ha fatto della sostenibilità un tema centrale, si è deciso di credere nel People Management. Da qualche anno si è puntato infatti sull’introduzione di una figura di HR Manager a vocazione umanistica in grado di seguire lo sviluppo di un talent pool di giovani professionisti da far crescere ed evolvere, insieme alla collaborazione di Associazioni di Categoria. Il covid è stato un ulteriore acceleratore di cambiamento che innescherà ulteriori cambiamenti di modelli di business. Il senso di appartenenza, la motivazione, la fiducia saranno le parole chiave per poter governare processi nuovi e affrontare un futuro più futuro “sostenibile”.

L’intervento di Giacomo Miandro di Cebi Group ci dà un altro importante contributo. Il disagio emotivo causato dallo sfaldamento delle relazioni e dal distanziamento dal luogo di lavoro, è stato affrontato sviluppando un nuovo modello manageriale e di leadership. La Fiducia è diventata Empatia e Cura delle persone e l’azienda è stata in grado di sviluppare una nuova “intelligenza emotiva” per poter governare processi nuovi. Miandro, Manager di estrazione Finance ma oggi con un ruolo anche da HR Manager, dichiara che questa nuova sensibilità rimarrà in maniera strutturale anche a emergenza finita.

Interessante nel panel di interventi anche la voce di Andrea Pietrini Chairman e Founder di Your Group, che di nuovo torna sul tema della fiducia che si viene a creare quando l’imprenditore si affida ad un manager esterno – Temporary o Fractional che sia – per aprirsi a nuovi modi di ragionare e guardare a rinnovare le proprie competenze. Sottolinea quanto sia importante parlare in maniera chiara e condividere un percorso insieme.

Paolo Centofanti di Confindustria Marche pone l’accento sui bisogni e dichiara: “l’HR non deve occuparsi solo di gestione ma guardare alle persone per progettare nuove competenze. Una buona direzione del personale deve essere in grado di rispondere a questi bisogni”. Dello stesso avviso Confindustria Pescara con la voce di Luigi Di Giosafatte che ci parla di dubbi nuovi o e risposte nuove nella “società gassosa”. “A volte l’imprenditore ha la Vision, ma un intervento manageriale può aiutare una definizione strategica e operativa dei progetti”.

Da questo talk dunque tanti gli stimoli e trend emersi per accelerare l’evoluzione della cultura HR ed alcuni esempi sui percorsi svolti. Soprattutto quale mentalità adottare per sviluppare un atteggiamento innovativo nei confronti della “nuova normalità” che ci troviamo già a vivere e dove le aziende tutte, piccole e grandi, si troveranno ad agire. Oggi l’azienda dovrà fornire gli strumenti per affrontare ciò che non si conosce, che ancora non esiste, immaginare e progettare sistemi nuovi e supportare i processi di innovazione e nuovi modelli organizzativi. Noi di Aidp Marche crediamo davvero nel “potere” della condivisione e della connessione di idee ed ispirazioni per il futuro. Siamo davvero contenti della “contaminazione” e dal confronto che si è generato fra le varie posizioni dei nostri ospiti, all’interno di una cornice ampia che guarda al futuro di persone e organizzazioni.

Vi diamo dunque appuntamento alla nostra prossima iniziativa!

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